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L’utilità dell’estensore dopo sezione del legamento sospensore

By 10 Febbraio 2020 No Comments

Introduzione.

La chirurgia dei genitali esterni maschili può essere problematica, per gli aspetti estetico-funzionali e quelli medico-legali, già a partire della circoncisione, se ne può quindi agevolmente immaginare la dimensione al crescere del livello di operazione.

Materiali e Metodi.

Le falloplastiche additive in circonferenza, ma anche in lunghezza, sono oggi nell’occhio del ciclone estetico-funzionale, medico-legale e deontologico-morale: errare sarebbe fatale per il paziente, ma anche per I’androchirurgo. Insuccessi e recidive dopo chirurgia di allungamento, si possono prevenire efficacemente con l’applicazione intraoperatoria immediata dell’estensore (New Extender – Androline) dopo sezione del legamento sospensore.

Abbiamo applicato la metodica in 6 pazienti negli ultimi 2 anni.

Risultati.

L’estensore è stato ben tollerato, grazie al suo originale sistema di funzionamento a binario…nei 3 giorni dall’intervento, non senza qualche prevedibile, quanto sopportabile, fastidio algico e minzionale. L’allungamento in media di 2 cm si è mantenuto fino ai controlli- attuali: L’originalità, rappresentata dal “sistema binario”, è basata su una metodica semplice, quanto efficace. Il paziente, dopo aver fissato il pene al corpo portante, che scorre su due binari, esercita manualmente una trazione alternata e progressiva. Questa ginnastica modulata, ripetuta per circa 15 minuti, equivale ad una trazione costante della durata di circa 2 ore.

Tale metodica quindi consente di ridurre vantaggiosamente i tempi “codificati” d’applicazione.

Conclusioni.

In precedenza non usavamo estensori; poi abbiamo interposto spessori di derma umano liofilizzato (Alloderm) comunque senza risultati incoraggianti. Oggi siamo più soddisfatti e soprattutto tranquilli in questa chirurgia, grazie alle conferme dei nostri pazienti e ci sentiamo di consigliare l’uso intraoperativo dell’estensore.

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